Trenta sul “viaggio radioattivo”

ImmagineIl misterioso viaggio superscortato avvenuto la scorsa notte dal centro ENEA Trisaia, è un’altro esempio dei numerosi lati oscuri di questa Regione. Lo abbiamo sottolineato qualche giorno fa, presentando la nostra proposta di legge regionale sulle royalties petrolifere, che in Basilicata la più grande criticità sta proprio nella mancanza di trasparenza sulle tematiche ambientali e che quindi riguardano direttamente la salute dei cittadini, tenendo conto che nel nostro territorio abbiamo situazioni potenzialmente molto pericolose riteniamo che la trasparenza sulle attività ad esse connesse dev’essere una condizione imprescindibile. Quindi il Gruppo Trenta di Policoro, si associa all’appello del Sindaco Rocco Leone per un’ immediata convocazione del “Tavolo della Trasparenza”  per fare luce su questo ennesimo lato oscuro lucano. 

Presentazione proposta di legge regionale sulle Royalties

http://vimeo.com/71044862

Proposta di legge di iniziativa popolare in base all’art. 38 dello Statuto Provvisorio della Regione Basilicata
Relazione illustrativa della proposta di legge.
Premessa
I bilanci regionali intercorsi tra il 2010 ed il 2012 hanno evidenziato una serie di scompensi contabili riguardanti passivi di bilancio afferenti ai settori della sanità ed al funzionamento di alcuni enti strumentali regionali. Ad essi si aggiunge sia la flessione dei finanziamenti statali in tutti gli ambiti amministrativi che il graduale sottodimensionamento creditizio per la spesa in conto capitale. Considerata l’ormai fisiologica inclinazione della macchina amministrativa ad indirizzarsi a politiche di sviluppo a debito, unitamente alle stringenti norme nazionali ed europee in materia di stabilizzazione della spesa pubblica, urge per la Basilicata una forte innovazione nell’ambito della politica economica regionale. L’attestato deficit infrastrutturale, unitamente alle criticità economiche nazionali ed internazionali intercorse negli ultimi anni, hanno causato dirette e pesanti conseguenze sulla demografia lucana e sulla sua geografia economica. Diminuito il pil regionale, diminuita la popolazione residente e quella altamente specializzata presente in regione, si ridisegna lo scenario venturo del tessuto sociale lucano, caratterizzato da un progressivo invecchiamento e da una ascendente richiesta di assistenza sanitaria.
In questo contesto si cala l’asset strategico rappresentato dalle risorse energetiche fossili che, in base alle tesi neomalthusiane sulla finezza dello sviluppo, impongono alla classe dirigente attuale una scelta legislativa netta e duratura. Per questo il movimento politico Trenta, propone alla cittadinanza regionale di sostenere la presente proposta di legge che imporrà alla Regione Basilicata di utilizzare la totalità delle royalties derivanti dall’attività estrattiva per la sola spesa capitale, quindi per i soli capitoli di spesa afferenti gli investimenti. Consci del valore e della ricaduta di suddetta proposta, abbiamo ipotizzato solo la linea metodologica d’investimento non l’esatta ripartizione d’uso, perché pertinenza dell’autorità politica. Tale proposta, se legge, permetterà di raggiungere da un lato un optimum gestionale, perché la spesa corrente con i relativi passivi avranno una paternità gestionale definibile e quindi risolvibile, evitando la narcotizzazione dell’esercizio corrente con entrate extra-bilancio; dall’altro lato consentirà una rivalorizzazione del cash flow derivante dalle attività estrattive, destinandolo esclusivamente alle politiche di sviluppo e salvaguardia territoriale, privilegiando i costi d’opzione.
Nella concettualizzazione della presente proposta di legge abbiamo ritenuto fondanti i principi basilari del futuro Statuto della Regione Basilicata, che si prefigge di perorare la regione: della persona, della democrazia, della solidarietà e della sostenibilità. Siamo da sempre sicuri che il bilancio contabile di un’amministrazione pubblica sia ben più di un calcolo ragionieristico, ma la traccia di un patto generazionale, il solco che una comunità imprime nella storia del suo territorio. L’utilizzo delle royalties circoscritto solo alla spesa in conto capitale permetterà alla Regione Basilicata di scrivere un capitolo nuovo della sua storia, attualizzando il modello di territorio auto-sostenibile, garantendoci il capitale per ogni rimodulazione di scala: dal ciclo dei rifiuti alla tutela ambientale; dalla ridefinizione di welfare regionale fino ad un nuovo piano infrastrutturale. La spesa corrente deve, in base a ciò che ci insegna la scienza finanziaria, auto-bilanciarsi, perché l’obiettivo di un bilancio contabile non è garantire il mero raggiungimento degli obiettivi ma garantire la solidità finanziaria dell’esercizio in questione in rapporto alla programmazione politica: l’impegno di spesa senza la mancanza di una reale copertura della stessa deve essere un’azione straordinaria e non ordinaria.
Trenta ritiene basilare decentrare le capacità d’investimento dalla singola Regione agli altri enti locali, Comuni e Province, i quali hanno visto dal 2010 una marcata flessione della capacità d’investimento. La quota del 30% riportata all’art. 1 della seguente proposta si prefigge di tutelare e sostenere le attuali politiche di sviluppo di Comuni e Province, le quali ad oggi ancora non riescono più a garantire neanche la manutenzione ordinaria sia delle infrastrutture di competenza che la tutela territoriale delle rispettive zone d’attribuzione. A ciò va aggiunto il rischio idrogeologico e sismico che richiederebbe adeguamenti strutturali di tutta le rete immobiliare pubblica. Non ultimo il degrado e l’abbandono di diverse zone della Basilicata interessate dallo spopolamento e dalla difficoltà futura di molte amministrazione locali nel gestire il patrimonio immobiliare privato abbandonato o degradato. Dalle politiche sociali a quelle culturali inclusa la pubblica istruzione, il decentramento del 30% del gettito finanziario annuale derivante dalle royalties a favore di Comuni e Province, permetterebbe: la creazione di migliori economie di bilancio, una puntuale manutenzione ordinaria del patrimonio pubblico evitando gli interventi straordinari, nonché il raggiungimento di politiche di sviluppo suscettibili della particolarità dei territori.

Proposta di legge di iniziativa popolare in base all’art. 38 dello Statuto Provvisorio della Regione Basilicata
Articolo 1
(Finalità)
La Regione Basilicata nel rispetto dell’equilibrio del bilancio ordinario include le “royalties” derivanti dal’attività estrattiva petrolifera esclusivamente nella programmazione della spesa capitale, escludendole totalmente dal bilancio di spesa corrente, al fine di preservare ogni equilibrio presente e futuro di spesa funzionale e di gestione.

Articolo 2
(Destinazione)
La Regione Basilicata si impegna altresì a riservare il 30% dell’ammontare annuale delle royalties per finanziare i capitoli di spesa in conto capitale di Provincie e Comuni lucani. Le risorse saranno ripartite attraverso l’emanazione di un apposito bando che premi quelle iniziative strategiche non solo per il territorio di riferimento ma per tutta la regione Basilicata.
Articolo 3
(Definizione)
La presente legge entra in vigore a partire dal bilancio pluriennale 2016-18.

Trenta, in osservanza al proprio statuto, si pone da subito a completa disposizione di ogni tavolo di confronto eventualmente derivante da suddetta proposta di legge.

le nostre royalties usate per finanziare le feste di paese.

Santoriello su delibera regionale: ”Il petrolio in festa”

Ho appena letto la delibera regionale n.812 del 3 luglio 2013 e sono ancora schifato. L’oggetto riporta:” Accordo quadro Regione Basilicata – contitolari concessione Gorgoglione. Contributi per la reintegrazione dell’equilibrio ambientale e territoriale”. Per proposta dalla De Filippo E&P (Exploration & Production), 242mila euro, come clausola dell’accordo del 2006 tra Regione, Total, Shell ed Esso, vengono stanziati per finanziare tre progetti culturali. I progetti proposti dal tavolo paritetico del 14 giugno c.a. sono: – “ I luoghi dell’anima – progetto intercomunale di valorizzazione territoriale ( E. 150mila ), “APT – Acquerelli di Fabrice Moireau e volume fotografico di Walter Leonardi” ( E. 50mila ), ” Comune di Stigliano – Il carnevale, colori maschere e cartapesta ( E. 42.500 ).

Il tavolo paritetico era composto da 5 dirigenti regionali, nessun politico si fa per dire, due rappresentanti della Total ed uno di Shell. Nell’ambito della concessione Tempa Rossa vengono giudicati finanziabili questi tre progetti, quindi 250mila euro spalmati su una popolazione complessiva di circa 10mila abitanti. A memoria penso che nessun comune lucano ad eccezione dei capoluoghi di provincia, abbia mai disposto di una cifra tale per l’organizzazione di eventi culturali. Qui interrompo la cronaca dei fatti perché essendo solo un lettore non sono vincolato da alcun dettame giornalistico e mi schifo nel proseguire l’esposizione della delibera, di cui mando copia, perché non sono più obiettivo dinanzi queste nefandezze. Tanti comuni lucani non hanno i soldi per fare un cartellone estivo, neanche per promuovere il territorio lì dove c’è un prodotto degno. Io non voglio entrare nel merito del valore culturale delle proposte incluse nella suddetta delibera, ma sul dato oggettivo. Le compagnie si comprano il consenso e l’omertà anche così, ormai è evidente, finanziano discutibili eventi culturali, valutati da discutibili organismi, con discutibili tempistiche e modalità. Ci mandano qualche ricco figlio di papà della borghesia centro-settentrionale italiana, a dirci che in Basilicata il bene da estrarre è il turismo non il petrolio, e poi sei costretto a ringraziarli perché riempiono la nostra dignitosa povertà di capitali con cascate di contanti pronti all’uso. La relazione del suddetto tavolo paritetico è tra l’altro completamente priva di firme, tuttavia non lesina di evidenziare “un approfondito dibattito per selezionare i progetti”. Il punto è: per quanto tempo durerà questa miseria morale? Cosa dà la definizione di cultura, i soldi? È colpa forse di quella subcultura istituzionale lucana che fa degenerare l’interesse pubblico in territorialismo elettorale? Ci rendiamo almeno conto che parliamo di 250mila euro destinati, senza una logica od un disegno di sviluppo turistico integrato, ad attività che non avranno ripercussioni tali da giustificare questo investimento? Chi ha redatto i progetti proposti? Come sono stati valutati? Perché sono arrivati al rush finale 7 progetti e ne sono stati finanziati 4? Una cosa è certa che così come 50 anni fa in Val Basento il geom. D’Avanzo, dell’Agip Mineraria, perseguiva velatamente la tattica del “divide et impera” contrattando le ricadute economiche delle estrazioni metanifere comune per comune, evitando situazioni allargate, così oggi, in maniera più subdola e mefistofelica, le sorelle dell’oro nero finanziano ciò che il pubblico non riesce a finanziare per raggiungere l’obiettivo di sempre, la tirannia del bisogno. Oggi possiamo dire che il centrosinistra lucano ha creato la sua nemesi, il suo golem, e per la legge dantesca del contrappasso, così come la De Filippo E.&P. ha comprato la coscienza dei lucani con clientelismo ed assistenzialismo, così oggi le compagnie petrolifere rilanciano nel piatto la stessa moneta del nostra Presidente. Ex- Presidente De Filippo, dato che il Consiglio Regionale è da anni esautorato della sua funzione democratica, perché non risponde alla stampa di questa allegra e veloce proposta culturale da 250mila euro? È sullo stesso filone della delibera sul turismo religioso nel lagonegrese per un importo di 500mila euro? Ho capito questi sono i veri P.I.O.T, ossia i Progetti Improvvisati Organizzati per Tornaconto, e sì altrimenti Presidente come giustifichiamo il mezzo naufragio degli altri P.I.O.T., quelli falsi, che dovevano integrare l’offerta turistica lucana?

Giorgio Santoriello

per un petrolio trasparente

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La situazione ambientale assieme a quella politica lucana, sono insostenibili. Mentre in Italia si parla di trasparenza ed open data, qui in Basilicata è tornato il medioevo. Noi cittadini non sappiamo nulla della “filiera petrolifera”, tutto secretato, dalle prospezioni sismiche alle reali emissioni in aria ed acqua. In tutto ciò il potere politico, trasversalmente, ha fatto la sua parte, schierandosi con l’interesse di alcuni a discapito della vita di molti. Siamo l’unica regione riconducibile alle cosiddette democrazie occidentali, ove l’attività estrattive sorge al fianco di: case, scuole, campi, falde, fiumi, parchi, dighe ed ospedali. Non siamo una regione-laboratorio, siamo una regione-cavia in mano alle lobby internazionali. Purtroppo la nostra classe politica degli ultimi dieci anni si è dimostrata antiquata ed incompetente di fronte alle sfide della modernità. Da Bubbico a De Filippo l’unico filo conduttore è quello di aver instaurato la tirannia del bisogno, usando clientelismo ed assistenzialismo, hanno narcotizzato le coscienze, ed oggi le compagnie petrolifere seducono le coscienze di sindaci e cittadini lucani sempre con la stessa moneta, la disperazione. TRENTA in vista delle regionali sposa l’unica bellezza rimasta in questa terra, la natura, sicura che sia solo l’ambiente il vero capitale da preservare ORA! La Regione Basilicata non ci dice nulla sull’esplosione di malattie tumorali, cardiorespiratorie e tiroidee che stanno interessando il territorio, con picchi allarmanti nelle zone industriali ed in quelle di stoccaggio dei rifiuti. Il petrolio ci inquina a 360gradi, non è sostenibile, e cosa ancora più assurda è vedere l’impegno di ENI e Total nel finanziare sagre e mostre, mentre intorno a loro si sta creando morte ed illegalità. È inconcepibile che nel 2013 i cittadini non abbiano tutela della loro salute e della libera informazione: da chi prende l’acqua il Centro Oli di Viggiano? Quanta ne consuma e quanto la paga? Perché i lucani pagano il carburante più dei pugliesi? Presidente De Filippo avete la minima idea di cosa stia accadendo nel sottosuolo lucano? Ed a Tecnoparco? Presidente per voi il vero bene è l’acqua o il petrolio? È ammissibile alla luce dell’ultima relazione della Corte dei Conti di Basilicata, che la nostra regione sia la terz’ultima d’Italia per capacità d’investimento nonostante gli introiti petroliferi? Presidente si rende conto che le compagnie stanno innalzando dei nuovi confini economici tra comuni? È mai possibile dividere ulteriormente la Basilicata tra 10 comuni narcotizzati da fiumi di denaro ed altri 120 che non possono garantire più alcuni servizi fondamentali? Dov’è finita l’equità sociale? TRENTA avanza una proposta di legge, al momento irricevibile visto che De Filippo c’ha abbandonato in mezzo al mare in quanto ultima regione d’Italia insieme al Molise a non avere uno statuto regionale. TRENTA propone alle varie compagini politiche e non,lucane, di sposare la nostra visione politica, ossia utilizzare dal bilancio triennale 2016-18, la totalità delle royalties petrolifere regionali, esclusivamente per la spesa capitale. Ed inoltre, considerata la cronica deficienza d’investimenti da parte dei comuni che ormai non possono più realizzare grandi opere pubbliche, destinare il 30% delle royalties regionali alle amministrazioni comunali, così senza superare il patto di stabilità si avrebbe la concreta possibilità per i comuni lucani di realizzare, completare e recuperare centinaia di infrastrutture locali. Basta drogare i bilanci pubblici con le royalties, chi amministra male si fa da parte e ciò che è straordinario non può diventare spesa corrente. Così come le altre regioni italiane utilizzano strategie politiche ed economiche volte ad ottimizzare la macchina pubblica ed il proprio tessuto produttivo, noi in Basilicata dobbiamo amministrare onestamente. Questa è la sfida vera in Basilicata, semplicemente, amministrare con onestà e competenza, con il coraggio di essere anche impopolari nei momenti di difficoltà. TRENTA illustrerà la sua proposta di legge presso la sede di via Campobasso, a Policoro, giovedì 25 luglio, alle ore 19:00.

POLICORO: CONVEGNO INTERNAZIONALE DI ARCHEOLOGIA

Una giornata tutta dedicata alla cultura e alla storia del nostro territorio quella di oggi 12 luglio.Apertosi alle 9.00, il convegno sull’archeologia apre in bellezza il cartellone estivo della ”siritidestate”,molti gli opsiti illustri che hanno preso parte all’evento,tra cui il primo cittadino Rocco Leone e l’assessore Massimiliano Scarcia che hanno aperto il dibattito da buoni padroni di casa,sottolineando l’importanza della nostra cultura e del nostro territorio,culla di una civiltà antica che oggi cerca di tornare al suo antico splendore.Significante l’intervento dell’assessore Scarcia che ha voluto evidenziare quanto sia importante conoscere la nostra cultura e soprattutto essere in grado di sfruttarla in modo da far conoscere anche al resto del mondo ciò che il territorio lucano ha da offrire. A tal proposito sono intervenuti il prof.De Siena,soprintendente ai beni culturali della Basilicata,e il prof.Osanna,direttore della scuola di specializzazione in beni archeologici dell’uniba di Matera.L’importanza di siti archeologici a Policoro è sempre stato un obiettivo importante dell’amministrazione comunale che a tal proposito vorrebbe indire un bando a livello europeo che inviti i giovani archeologi provenienti da tutta Europa a scoprire il patrimonio ed il tesoro storico-culturale di Policoro e della Basilicata in generale.Il convegno sull’archeologia svoltosi presso la sala consiliare di Policoro si è poi trasferito dopo una breve pausa presso il ”museo Nazionale della Siritide” dove si è disquisito sulla storia della polis,della ”tavole di Eraclea”,attualmente custodite presso il museo di Napoli,e del percorso storico del nostro territorio,passando dalle piccole comunità dell’entroterra,come S.Brancato di S.Arcangelo,per giungere fino alle più recenti strutture insediative avvenute in età medievale tra Polychorion e Anglona,un altro tra i centri culturali che hanno fatto la storia non solo della basilicata ma dell’intera civiltà mediterranea.Un legame importante quello creatosi tra l’università degli studi della Basilicata e la città d’Ercole che punta a non fare della cultura una mera esperienza legata ai Musei ma un valore che ha fatto di noi ciò che siamo,un passato che ci ha permesso di vivere il presente muovendo passi incerti verso il futuro.Per i giovani archeologi lucani e policoresi questa è stata sicuramente un’esperienza importante che ha ricordato, non solo a loro ma a tutti coloro che hanno partecipato, che la nostra terrà non è solo case e cemento ma parte integrante della nostra vita,una storia che ci unisce e ci rende una vera e propria comunità.

presentazione “Siritiestate 2013”

http://vimeo.com/70033080

Grazie a Jonica Tv