Festa di Santa Barbara-4dicembre

“Santa Barbara dei Vigili del Fuoco” – Il programma

Per la prima volta a Policoro

E’ la protettrice dei minatori e dei marinai, ma soprattutto viene ricordata dai Vigili del Fuoco di tutt’Italia il 4 dicembre di ogni anno, mediante una solenne messa ed un momento dimostrativo delle attività che svolgono i Vigili quotidianamente in prima linea, affrontando situazioni difficili e spesso pericolose.

Quest’anno, per la prima volta Santa Barbara sarà festeggiata nella Città di Policoro.

Lo rende noto il Sindaco della Città di Policoro, Rocco Leone, che, su proposta del consigliere comunale Giuseppe Ferrara, ha avviato le procedure per portare la manifestazione anche nella Città di Policoro.

Assenso che è avvenuto nei giorni scorsi con una lettera inoltrata dai Comandanti Regionale e Provinciale del Corpo, che hanno dato l’avvio all’organizzazione della manifestazione che si terrà nella mattinata del prossimo 4 dicembre.

Questo il programma: alle ore 10.30 è prevista una Santa Messa che si terrà nella parrocchia del Buon Pastore e che sarà officiata dai tre parroci della Città, don Salvatore De Pizzo, don Nicola Modarelli e don Antonio Mauri.

Subito dopo la Santa Messa, alle ore 11.30 è prevista, in piazza Segni, un’ora di saggio dei Vigili del Fuoco del Comando provinciale, del Comando di Policoro, di volontari e colleghi provenienti anche da altri distaccamenti, che dimostreranno alla cittadinanza il valore del loro lavoro, i pericoli che corrono per ogni intervento, la saggezza, la fede, il coraggio e la serenità con le quali affrontano sempre le situazioni di emergenza.

Saranno effettuate simulazioni di incidenti stradali, messa in sicurezza di feriti con una spettacolare discesa dal campanile della Chiesa del Buon Pastore, di incendi, e di tante altre situazioni di pericolo.

Spettacoli dimostrativi che porranno all’attenzione dei cittadini una seria riflessione sull’importanza delle forze dell’ordine presenti sul territorio e, nello specifico, sull’importanza dei distaccamenti dei vigili del fuoco sul territorio.

Policoro: presunti “viaggi elettorali”, ass. Scarcia “siamo persone oneste, si parla del nulla”

“Parliamo del nulla, ma mi rendo conto che anche al nulla qualche volta bisogna rispondere, soprattutto quando ragionamenti contorti e capziosi rischiano di falsare e distorcere la realtà”. Le dichiarazioni dell’Assessore al Bilancio e alla Cultura della Città di Policoro, Massimiliano Scarcia, arrivano a seguito delle numerose polemiche perpetrate negli ultimi giorni a mezzo stampa circa presunti “viaggi elettorali” che l’assessore avrebbe compiuto durante la campagna elettorale presso la struttura “Terre del Sud” dell’imprenditore Ciro Morrone. “Volevo non intervenire in questa telenovela, ma a questo punto è necessario rimettere i fatti sulle rotaie della trasparenza, me lo impone il mio ruolo istituzionale ma soprattutto il cognome che ogni giorno mi onoro di rappresentare”. “La tragicità della vicenda Morrone – prosegue Scarcia – è servita alla pseudo politica ed ai giornali per spostare l’attenzione dal fatto criminoso alle vicende elettorali, che hanno alimentato le fantasie più disparate, pagine scritte buttate lì come flussi di coscienza incontrollati”. “Mi lega all’imprenditore Ciro Morrone un rapporto professionale, un rapporto di reciproco rispetto; dopodiché il nulla; niente pletore di rumeni, niente ford transit, niente scambi, niente e ancora niente”. “Restano le 121 (centoventuno) preferenze, voti di fiducia di amici e parenti, di persone che credono in me e che meritano uno per uno rispetto; non accetto alcuna illazione, chi sa qualcosa che possa provare lo dica e lo dica subito, senza l’uso di congetture o della proprietà transitiva”. “Sono un cultore dei numeri e vorrei ricordare che gli elettori stranieri del comune di Policoro votano tutti alla sezione numero 14, suddivisi in 76 maschi e 103 femmine. In quella sezione le mie preferenze sono 10. Un dato oggettivo che non merita commenti e che se qualcuno si fosse preso la briga di controllare avremmo evitato tempo ed inchiostro”. “Demonizzare l’avversario trasformandolo in nemico politico, screditarlo, additarlo delle più brutte nefandezze è diventato lo sport locale. Non mi riferisco solo alla questione Morrone, ma agli attacchi efferati che ogni giorno la mia maggioranza deve subire in modo gratuito, ma le bugie hanno le gambe corte e il tempo ci darà ragione”. “Mi dispiace per qualcuno ma siamo persone oneste, siamo gente che vuole lavorare per elevare questa Città al rango che merita, siamo una squadra legata da profondi legami di amicizia che rafforza e fluidifica il nostro lavoro nel solo interesse della Cosa Pubblica”. “Credo nella Politica come strumento di elevazione sociale, credo nel lavoro quotidiano e nei cambiamenti graduali, credo nella suddivisione dei ruoli tra chi è chiamato a governare e chi ha il ruolo fondamentale di controllare in modo costruttivo. Mi aspetterei da un’opposizione illuminata essere pungolato sul campo delle proposte, ma anche qui niente e nulla, anzi deserto”. “E’ più facile utilizzare il tempo per progettare soluzioni populiste, articoli di giornale o per dirla in altri termini chiacchiere”. “E adesso – conclude Scarcia – avanti il prossimo cantatore di storie che saprà certamente parafrasare il nulla”.

Parliamo del nulla

Scarcia “siamo persone oneste, si parla del nulla”

“Parliamo del nulla, ma mi rendo conto che anche al nulla qualche volta bisogna rispondere, soprattutto quando ragionamenti contorti e capziosi rischiano di falsare e distorcere la realtà”. Le dichiarazioni dell’Assessore al Bilancio e alla Cultura della Città di Policoro, Massimiliano Scarcia, arrivano a seguito delle numerose polemiche perpetrate negli ultimi giorni a mezzo stampa circa presunti “viaggi elettorali” che l’assessore avrebbe compiuto durante la campagna elettorale presso la struttura “Terre del Sud” dell’imprenditore Ciro Morrone. “Volevo non intervenire in questa telenovela, ma a questo punto è necessario rimettere i fatti sulle rotaie della trasparenza, me lo impone il mio ruolo istituzionale ma soprattutto il cognome che ogni giorno mi onoro di rappresentare”. “La tragicità della vicenda Morrone – prosegue Scarcia – è servita alla pseudo politica ed ai giornali per spostare l’attenzione dal fatto criminoso alle vicende elettorali, che hanno alimentato le fantasie più disparate, pagine scritte buttate lì come flussi di coscienza incontrollati”. “Mi lega all’imprenditore Ciro Morrone un rapporto professionale, un rapporto di reciproco rispetto; dopodiché il nulla; niente pletore di rumeni, niente ford transit, niente scambi, niente e ancora niente”. “Restano le 121 (centoventuno) preferenze, voti di fiducia di amici e parenti, di persone che credono in me e che meritano uno per uno rispetto; non accetto alcuna illazione, chi sa qualcosa che possa provare lo dica e lo dica subito, senza l’uso di congetture o della proprietà transitiva”. “Sono un cultore dei numeri e vorrei ricordare che gli elettori stranieri del comune di Policoro votano tutti alla sezione numero 14, suddivisi in 76 maschi e 103 femmine. In quella sezione le mie preferenze sono 10. Un dato oggettivo che non merita commenti e che se qualcuno si fosse preso la briga di controllare avremmo evitato tempo ed inchiostro”. “Demonizzare l’avversario trasformandolo in nemico politico, screditarlo, additarlo delle più brutte nefandezze è diventato lo sport locale. Non mi riferisco solo alla questione Morrone, ma agli attacchi efferati che ogni giorno la mia maggioranza deve subire in modo gratuito, ma le bugie hanno le gambe corte e il tempo ci darà ragione”. “Mi dispiace per qualcuno ma siamo persone oneste, siamo gente che vuole lavorare per elevare questa Città al rango che merita, siamo una squadra legata da profondi legami di amicizia che rafforza e fluidifica il nostro lavoro nel solo interesse della Cosa Pubblica”. “Credo nella Politica come strumento di elevazione sociale, credo nel lavoro quotidiano e nei cambiamenti graduali, credo nella suddivisione dei ruoli tra chi è chiamato a governare e chi ha il ruolo fondamentale di controllare in modo costruttivo. Mi aspetterei da un’opposizione illuminata essere pungolato sul campo delle proposte, ma anche qui niente e nulla, anzi deserto”. “E’ più facile utilizzare il tempo per progettare soluzioni populiste, articoli di giornale o per dirla in altri termini chiacchiere”. “E adesso – conclude Scarcia – avanti il prossimo cantatore di storie che saprà certamente parafrasare il nulla”.

Comunicato stampa Trenta


C’è qualcosa che va aldilà del solo dibattito politico, c’è qualcosa che parte dal profondo della società. Partire dal capire quello che sta succedendo tra la gente è la vera capacità politica credibile in questi tempi difficili. Noi abbiamo inneggiato all’alleanza con la città, a lei abbiamo promesso la rivoluzione gentile che ogni giorno costruiamo in un mare di individualismo. Capirne i bisogni, ascoltarne i disagi ed anche le varie ambizioni, capire cosa può essere d’aiuto, cosa sarebbe meglio per aumentare il bene di questa gente che per anni e decenni è stata punita, presa in giro ed oggi non ne può più, costretta a pagare quello che in tanti anni è stato il frutto di un sistema insostenibile e fatto senza nessun senso di responsabilità nei confronti nemmeno dei propri figli a cui hanno lasciato una città che si è già mangiata il suo futuro. Abbiamo avuto il consenso senza promettere niente a nessuno, il nostro risultato vuol dire ben altro e noi ne siamo consapevoli. Oggi dobbiamo avere il coraggio di difendere il valore dei nostri consensi. In loro, noi dobbiamo trovare la motivazione e la sicurezza nelle difficoltà che tutti i giorni si affrontano. Noi sappiamo che il rapporto che ci lega a chi ci ha votato è ben diverso da altri rapporti, il nostro è frutto della condivisione di una mentalità nuova da costruire, quella che questa città ci ha chiesto attraverso il voto. Tra le tante difficoltà, il nostro rispetto verso i cittadini non è mai mancato nelle scelte che noi siamo chiamati a prendere. I cittadini però corrono anche il rischio di essere vittima del sempre più crescente fenomeno del populismo che a Policoro qualcuno fomenta, in maniera irresponsabile, parlando di “voto di scambio” nella vicenda Morrone, un’accusa gravissima sopratutto quando non c’è nessun minimo elemento che indichi l’oggetto dello scambio. L’irresponsabilità sta nel fatto di parlare e accusare di un reato gravissimo, cercando di condurre la polemica che non può far altro che accentuare quell’allontanamento naturale dalla politica frutto anche della difficile situazione economica e sociale. In particolare il gruppo Policoro Futura, legata anch’essa in diverse maniera all’imprenditore coinvolto in questa vicenda, inviando una mail per organizzare meglio il caso, conferma la scelta della strategia populista intrapresa dal gruppo. Questo comportamento è a danno innanzitutto della comunità ed è per questo che tante volte abbiamo preferito andare avanti, continuando a lavorare sui temi importanti di questa città, lasciando il triste spettacolo di basso profilo a loro. Noi abbiamo continuato a lavorare sulle tante situazioni difficili che incombono da anni: zona D7, oneri di urbanizzazione, comparti e spazzatura tra tutti. La speculazione sta nel fatto che su tutti questi temi, il capogruppo in consiglio comunale Gianni Di Pierri conosce benissimo le vicende visto che è stato presente in tutte le situazioni in qualità di super consulente della vecchia amministrazione, pensando che la città si dimentichi il suo ruolo precedente e i nomi che lo hanno sostenuto nella recente campagna elettorale. La nostra azione rimane ancorata al programma che abbiamo presentato e sul quale è descritta la nostra idea di città, tra le più importanti c’è l’adozione delle long list per i professionisti e per i fornitori all’interno del regolamento dei contratti che nel prossimo consiglio comunale verrà presentato dal Vice Sindaco Enrico Bianco e da noi voluto fortemente, prevedendo il massimo dell’alternanza tra le professionalità e le imprese anche per gli incarichi dov’è prevista l’assegnazione diretta. A tutela della maggior trasparenza possibile, abbiamo chiesto e condiviso che gli incarichi professionali dati in questi nostri primi mesi di amministrazione, vengano inseriti nel criterio della rotazione. Per quanto riguarda la determina n.712 per l’affidamento per la progettazione del parco “Angela Rocco” e quello di Via G.Fortunato, non ci sottraiamo alle osservazioni e vogliamo chiarire che saranno realizzati interamente con i fondi della compensazione ambientale come prevista da delibera CIPE 61/2011, che prevede la rendicontazione comprovante l’utilizzo delle risorse assegnate relative al biennio 2008/2009 entro il termine perentorio del 31/10/2012. Teniamo anche presente che l’importo delle attività professionali previste comportano un risparmio superiore al 40% delle tariffe di riferimento. Rimane il fatto che il compito al quale siamo chiamati, richiede un impegno volto alla costruzione delle regole e dei presupposti per far cambiare rotta ad una città che per anni è stata amministrata senza nessun senso di responsabilità, non affrontando le tematiche cruciali della città, rinviandole perchè presi da ben più immediati benefici individuali. Ci sarà il tempo per raccontare tutte le affascinanti vicende di questi anni ai cittadini policoresi, ora pensiamo a risolverle.

il nostro No alle Trivelle nello Jonio


La costa ionica ha bisogno di uno sviluppo infrastrutturale che le permetta di entrare nei circuiti internazionali turistici. Altre pseudo forme di investimento come le trivellazioni offshore, che rischiano di essere imposte in questi giorni, non sono in linea con la vocazione naturale del nostro territorio. Abbiamo già sperimentato lo sfruttamento petrolifero della nostra regione senza alcun miglioramento economico e sociale, anzi l’impatto ambientale, sottointeso inizialmente, sta emergendo con sempre maggiore chiarezza. Dobbiamo valorizzare il turismo, come elemnto di sintesi tra le nostre radici storiche ed archeologiche, l’eccellenze agroalimentari coniugandole tutte insieme con le ricchezze ambientali (mare, foresta planiziale, corsi d’acqua, ecc.) del territorio. Vogliamo una politica coerente con la vocazione naturale dei nostri territori. Non si possono finanziare con risorse pubbliche, da un lato porti e strutture turistiche e dall’altro aprire all’istallazione di piattaforme estrattive che annullano le ambizioni di sviluppo di questa terra e delle sue popolazioni. Il danno d’immagine ai nostri prodotti enogastronomici della costa ionica, danno d’immagine anche nel settore del turismo. Noi condanniamo e siamo contro questa qualsiasi politica che produce una violenza al nostro territorio. Esigiamo rispetto nello sfruttamento del petrolio da parte delle istituzioni politiche che troppo spesso sembrano poco incisive nelle posizioni in merito a questi argomenti. Noi immaginiamo la cartolina della nostra costa con il mare azzurro e incontaminato, la bellezza delle nostre spiagge e gente che si faccia accarezzare de nostro sole e non sullo sfondo una piattaforma per l’estrazione degli idrocarburi.